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18 November 2021

Perché in autunno abbiamo più fame?

Quando arriva l’autunno, a molti di noi capita di avere più fame e tale evento ha una spiegazione scientifica, relativa alla biologia del corpo umano, e che andiamo a scoprire insieme di seguito.

Melatonina e serotonina

Col ridursi delle ore di sole, il cambio dell’ora legale e le giornate più grigie e piovose, molte persone possono diventare un po’ malinconiche: ciò porta spesso a un consumo costante di dolci, malumore, sonno alterato, depressione e altri piccoli disturbi che, se non vanno via, sono spesso sintomo del disturbo affettivo stagionale, poco noto, ma che interessa il 20% della popolazione.

Le ragioni vanno ricercate, prima di tutto, nel metabolismo alterato della serotonina che, col ridursi delle ore di luce, subisce una riduzione, mentre salgono quelli di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno/veglia.

Tali principi hanno bisogno del triptofano per essere sintetizzate e, l’eccesso di melatonina può portare a un consumo, da parte del corpo, di dosi maggiori di triptofano, che lo porta a essere meno disponibile per la sintesi della serotonina, l’ormone del buonumore.

Il tutto porta a un aumento dell’appetito.

Come comportarsi

I cereali, i legumi, il pesce, le uova sono i cibi che più apportano triptofano e, quindi, sostenere la produzione di serotonina e di melatonina, e per evitare di introdurre calorie non necessarie è importante praticare attività fisica aerobica a intensità moderata, che aiuta a tenere attivo il metabolismo, a controllare il peso e a ridurre gli episodi di fame nervosa.

Optiamo per pietanze calde, come un brodo o un minestrone perché apportano calore con meno calorie, ma anche tenere a pronti dei pezzetti di verdura cruda, come carote, finocchio, sedano, ma anche cubetti di mela, per ridurre l’appetito rapidamente.

È altrettanto importante mangiare bene a colazione per evitare attacchi di fame durante la mattinata, oltre a organizzarsi in modo da fare pasti che sazino, evitando di eliminare o limitare troppo alcuni tipi di cibi, come ad esempio i carboidrati, le proteine o i grassi: le restrizioni devono afferire solo nelle eventualità in cui sono indispensabili dal punto di vista dietetico, stabilito con un professionista.

I pasti principali (colazione, pranzo e cena), quindi, devono essere completi e prevedere la presenza di fonti di carboidrati, proteine, grassi e anche fibre da frutta e verdura.

Se vuoi approfondire l’argomento, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà lieto di rispondere alle tue domande.

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