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10 May 2022

Cos'è la Fibromialgia

Il 12 maggio si celebra la Giornata mondiale della fibromialgia.

Si tratta di un disturbo cronico che provoca forti e diffusi dolori all’apparato muscolo-scheletrico, oltre che indebolimento, stanchezza e rigidità muscolare. Affligge una percentuale variabile tra l’1 e il 3% circa della popolazione mondiale, specialmente il sesso femminile.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto la sindrome fibromialgica nel 2007 e il Parlamento europeo, nel 2009, ha invitato gli Stati membri a mettere a punto una strategia comunitaria per la fibromialgia, in quanto si tratta di un disturbo cronico e invalidante.

Sintomi

La fibromialgia porta dolori in tutto il corpo, soprattutto a livello di muscoli e articolazioni, oltre ad affaticamento, ansia e depressione, che si possono presentare insieme a mal di testa cronici e disturbi del sonno.

Può causare anche alterazioni del sonno e conseguente affaticamento, oltre che una importante rigidità muscolare, come quando si ha la muscolatura piena di acido lattico.

Può inficiare la propria capacità di concentrazione e portare a difficoltà mnemoniche e, se acuta, può causare annebbiamento mentale, che inficia la qualità della vita in generale.

Diagnosi

La fibromialgia è una sindrome la cui diagnosi si effettua per esclusione delle altre patologie reumatiche, ragion per cui ci si rivolge al reumatologo, che va a esaminare fattori quali l’età e la storia clinica del paziente. In quest’ultima potrebbe essere individuato un evento stressante sia di tipo fisico (colpo di frusta, incidente stradale), che psichico (violenze, abusi, perdite, abbandoni, ambienti lavorativi non idonei).

Cura

Trattandosi di una sindrome, ovvero di un disturbo che ha una ampia varietà di sintomi, la fibromialgia viene curata con un’ampia gamma di trattamenti tradizionali e complementari, che constano di farmaci, esercizio fisico e terapie comportamentali.

Spesso vengono indicati farmaci miorilassanti per contrastare la rigidità, ipnotici per corroborare il sonno, antidepressivi e antidolorifici.

La terapia farmacologica viene formulata per supportare il paziente ad adottare un cambiamento nel proprio stile di vita: si punta a migliorare il riposo, a eseguire un’attività fisica adatta e associata a una terapia cognitivo comportamentale, che sono indispensabili per gestire la malattia e prevenire le ricadute.

Si tratta di una sindrome che ha vari sottotipi e che può assumere manifestazioni diverse anche nello stesso paziente, nel corso del tempo. È indispensabile, proprio per questo, eseguire un’approfondita anamnesi per individuare le cause su cui lavorare, individuare i sintomi predominanti, senza dimenticare di dare la giusta rilevanza all’alimentazione, al fine di ridurre gli additivi ed i cibi che stimolano gli eventi infiammatori.

Se vuoi approfondire l’argomento o hai qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

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