RELANSIA Gtt 30ml

Q.tà

+ -

Informazioni sui prezzi ⓘ
  • Disponibilità: Articolo esaurito
  • Codice: 931569762
  • Brand: MEDIC ITALIA SRL
  • Max. Q.tà acquistabile: 5 (salvo disponibilità di magazzino)
  • Spedizione rapida
  • Consegna gratuita da €59,00
  • Farmacisti al tuo servizio

Relansia

Complemento alimentare in gocce che favorisce il mantenimento del normale ritmo di sonno e velia e aiuta a controllare gli stati ansiosi.
      Crataegus Oxyacantha (biancospino)
Il biancospino comune (Crataegus oxyacantha) è un arbusto che appartiene alla famiglia delle Rosaceae. E' una pianta ricca di flavonoidi e procianidine, potenti antiossidanti. Tra le sue diverse proprietà, le principali azioni esercitate dal biancospino sono quella cardioprotettiva e quella sedativa. Proprio grazie all'alto contenuto in flavonoidi, il biancospino esercita la sua potente azione antiossidante, ed è stato dimostrato essere molto utile nel ridurre lo stress ossidativo durante la riperfusione cardiaca, esercitando quindi un effetto cardioprotettivo (1-3).
Atri studi hanno dimostrato come il biancospino sia in grado di attenuare i sintomi in pazienti affetti da scompenso cardiaco, incrementando il flusso e l'utilizzo di ossigeno da parte del cuore (4-6).
Inoltre è stato osservato da parte dei flavonoidi anche un effetto leggermente ipotensivo, anche se il meccanismo non è ancora ben noto. Recentemente è stato osservato che un estratto di biancospino è in grado di modificare la permeabilità al sodio delle cellule e proprio questa sua abilità potrebbe spiegare gli effetti osservati sia in vitro che in studi clinici (7-9). Infine, sempre in ambito cardiovascolare è stato osservato in studi condotti in vivo ed in studi clinici, un leggero effetto bradicardizzante attraverso l'attivazione del recettore muscarinico (10, 11).
Per quanto riguarda l'effetto sedativo del biancospino, è stato osservato in modelli animali che la sua azione principale si esplica a livello del sistema nervoso centrale anche se il meccanismo d'azione non è ancora ben chiaro. Probabilmente sono coinvolti i flavonoidi che sarebbero in grado di legarsi ai recettori centrali e periferici delle benzodiazepine e ciò determinerebbe gli effetti ansiolitici e moderatamente ipnogeni osservati. L'efficacia e la tollerabilità del prodotto è stata dimostrata anche da uno studio clinico condotto in pazienti con disturbi da ansia. In questo caso è stata dimostrata in particolare l'efficacia della combinazione biancospino-escolzia (12,13).
L'assunzione di biancospino risulta quindi particolarmente indicata in pazienti con disturbi del sonno, mostrando un'attività sedativa ed ansiolitica unita ad un'azione cardioprotettiva particolarmente utile nei pazienti in cui si manifestano anche problemi di palpitazione e tachicardia.
      Eschscholzia Californica (Escolzia o Papavero della California)
L'Escolzia è una pianta originaria della California e del Messico che appartiene alla famiglia delle Papaveraceae e la sua componente principale risultano essere gli alcalodi. La sua azione principale avviene a livello del sistema nervoso centrale ed infatti possiede proprietà ipnoinducenti, sedative ed ansiolitiche che sono state dimostrate in diversi lavori scientifici e in studi clinici(1,2). Un'importante qualità di questa pianta è che esercita la sua attività senza causare stordimento al risveglio; inoltre risulta essere più attiva nelle donne rispetto agli uomini.
L'efficacia e la tollerabilità del prodotto è stata dimostrata anche da uno studio clinico condotto in pazienti con disturbi da ansia. In questo caso è stata dimostrata in particolare l'efficacia della combinazione biancospino-escolzia (3). Tuttavia il meccanismo d'azione che determina i suoi effetti non è ancora stato chiarito. E' stato ipotizzato che l'estratto di Escolzia possa inibire la degradazione enzimatica delle catecolammine e quindi mantenerne alti i livelli, interferendo con le loro vie metaboliche (4). In un altro studio effettuato viene ipotizzato che vi sia un coinvolgimento dei recettori per le benzodiazepine che risulterebbero maggiormente attivati (5). L'assunzione di Escolzia risulta quindi particolarmente indicata nei casi di insonnia e di ansia.
      Passiflora Incarnata
La Passiflora è un genere che comprende circa 465 specie di piante erbacee perenni ad annuali, tra cui la Passiflora incarnata. Essa viene utilizzata a scopi medicinali in quanto vanta proprietà sedative del sistema nervoso centrale, in particolare ansiolitiche e curative dell'insonnia, dove induce un sonno simile a quello fisiologico senza risvegli notturni e con un risveglio mattutino senza stordimento. Le foglie e le parti aeree contengono diversi principi attivi, tra cui numerosi flavonoidi e alcaloidi, i principali responsabili degli effetti benefici di questa pianta.
Numerosi sono gli studi in vitro ed in vivo effettuati per chiarire il meccanismo d'azione degli estratti della passiflora (1).
E' stato dimostrato che l'effetto ansiolitico osservato è dovuto soprattutto ai flavonoidi, che sarebbero in grado di legarsi ai recettori GABA per le benzodiazepine, determinando quindi una significativa azione sedativa, con il vantaggio però di non influire sulla vigilanza (2,3). In un'altra ricerca condotta su un modello animale è stato dimostrato come la Passiflora sembri possedere proprietà anticonvulsivanti ed anche in questo caso sembrerebbero essere coinvolti i flavonoidi (4).
Le proprietà della Passiflora sono anche state dimostrate in diversi studi clinici condotti su pazienti con disordini del sonno e/o diversi livelli di ansia. Anche da questi studi è emerso come l'assunzione di Passiflora migliori la qualità del sonno (5) e sia un efficace trattamento per controllare i livelli d'ansia senza però i tipici effetti collaterali delle benzodiazepine come lo stordimento durante le ore diurne (6,7). Grazie a questa sua proprietà alcuni studi hanno dimostrato come la somministrazione di passiflora sia un utile pretrattamento in pazienti che devono essere sottoposti a interventi chirurgici in quanto diminuisce il livello d'ansia del paziente senza indurre sedazione (8,9).
Infine gli alcaloidi armanici contenuti nella pianta avrebbero un'azione spasmolitica sulla muscolatura liscia del tubo gastroenterico e dell'utero, rendendo quindi indicata la sua assunzione anche in caso di dolori mestruali e sindrome dell'intestino irritabile di origine nervosa. L'assunzione di Passiflora risulta essere quindi particolarmente efficacie per trattare sindromi ansiose lievi e disturbi del sonno e può essere anche un valido aiuto nel caso di dolori mestruali e sindrome dell'intestino irritabile di origine nervosa.
      Melatonina
La melatonina è un ormone naturale prodotto prevalentemente dalla ghiandola pineale che viene secreto nel fluido cerebrospinale e nella circolazione sanguigna. Essa svolge diverse funzioni ma la principale ed anche la più conosciuta riguarda il suo ruolo nella regolazione del ritmo sonno-veglia. I suoi livelli variano sensibilmente durante la giornata e raggiunge il suo picco di massima concentrazione durante la notte, tra le 24:00 e le 03:00, mentre, al contrario, durante il giorno, i suoi livelli sono molto bassi, essendo sensibile alla luce (1,2). Numerosi studi hanno dimostrato come i livelli e l'ampiezza del periodo di secrezione diminuiscano con l'età (3-5).
Poiché la melatonina svolge un ruolo molto importante nel regolare il ciclo sonno-veglia, la supplementazione della dieta con quest'ormone è risultata essere molto efficace nel trattare problemi di insonnia e nella cura del jet-lag. In particolare la melatonina risulta indicata sia per disturbi di addormentamento sia per interruzione del sonno, migliorando la qualità del riposo, come emerso da diversi studi clinici (1, 6-10).
Inoltre è ormai ben documentata la sua efficacia nell'alleviare i disordini del sonno che si manifestano in caso di voli intercontinentali, accelerando l'adattamento del corpo al nuovo ciclo sonno-veglia (11-13). Un'importante caratteristica di questa molecola è che non da assuefazione e non presenta importanti effetti collaterali tipici dei sedativi farmacologici. La melatonina sembra però essere coinvolta anche in numerosi altri processi fisiologici, ed infatti dimostra un'eccellente attività antiossidante e un'importante attività immunomodulatoria (14-16).
Essa è coinvolta nel sistema antiossidante dell'organismo che protegge le molecole dai danni provocati dai radicali liberi. E' in grado di agire direttamente sui radicali idrossilici altamente tossici con un'azione di tipo “scavanger” ossia “spazzino” (17-19). Inoltre stimola l'attività di numerosi altri enzimi antiossidanti, come il glutatione reduttati e la glutatione perossidasi (20,21), e la sintesi di glutatione, un altro potente antiossidante(14). Una ulteriore importante caratteristica di questa molecola è la sua capacità di essere sia idrofilica che lipofilica, cosa che permette a questa molecola di raggiungere quasi tutti i compartimenti cellulari e quindi di esercitare la sua azione protettiva praticamente a tutti i livelli (15).
Per quanto riguarda la sua attività sul sistema immunitario, la melatonina ha un'azione immunostimolante grazie alla presenza dei suoi recettori sui leucociti, sia a livello della membrana che a livello nucleare. Essa sarebbe in grado così di modulare la risposta proliferativa dei linfociti stimolati e, a livello intracellulare di indurre la produzione di citochine (16).
In conseguenza a tutte le funzioni in cui è coinvolta, è stato ipotizzato che la diminuzione dei livelli di melatonina possa essere collegata con il fenomeno dell'invecchiamento ma il meccanismo è ancora da chiarire (14, 15). L'assunzione di melatonina risulta quindi particolarmente indicata per trattare disturbi del sonno e sindrome di jet- lag, considerando anche che l'assunzione di tale molecola apporterà all'organismo un importante effetto protettivo a livello antiossidante, che risulterà in un generale benessere per l'organismo.
Non contiene glutine.

Ingredienti
  per dose (20 gocce)
Crataegus oxycantha (folium) 30 mg
Eschscholtzia cali fornica (summitas) 30 mg
Passiflora incarnata (herba c. floribus) 30 mg
Melatonina 4 mg

Modalità d'uso
Diluire con acqua.
Dosaggio consigliato : 10 gocce diluite in un bicchiere d'acqua da assumere due volte al giorno dopo cena e prima di coricarsi.

Avvertenze
Non superare la dose giornaliera raccomandata.
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata.
Per donne in gravidanza o in allattamento e bambini si raccomanda di sentire il parere del medico.

Formato
Flacone da 30 ml.

Cod. 3.

Bibliografia
Crataegus Oxyacantha (biancospino);
  -  1.Jayalakshmi R et al. Pretreatment with alcoholic extract of Crataegus oxycantha (AEC) activates mitochindrial protection during isoproterenol-induced myocardial infarction in rats. Mol Cell Biochem 2006; 292: 59-67.
  -  2.Swaminathan JK et al. Cardioprotective properties of Crataegus oxycantha extract against ischemia-reperfusion injury. Phytomedicine 2010; 17(10):744-52.
  -  3.Crataegus oxyacantha (Hawthorn). Monograph. Altern Med Rev. 2010;15(2):164-7.
  -  4.Weikl A et al. Crataegus Special Extract WS 1442. Assessment of objective effectiveness in patients with heart failure (NYHA II). Fortschr Med. 1996;114(24):291-6.
  -  5.Rietbrock N et al. Actions of standardized extracts of Crataegus berries on exercise tolerance and quality of life in patients with congestive heart failure. Arzneimittelforschung. 2001;51(10):793-8.
  -  6.Habs M. Prospective, comparative cohort studies and their contribution to the benefit assessments of therapeutic options: heart failure treatment with and without Hawthorn special extract WS 1442. Forsch Komplementarmed Klass Naturheilkd. 2004 Aug;11 Suppl 1:36-9.
  -  7.Peters W et al. Nanomechanics and sodium permeability of endothelial surface layer modulated by hawthorn extract WS 1442. PLoS One. 2012;7(1):e29972.
  -  8.Walker AF et al. Hypotensive effects of hawthorn for patients with diabetes taking prescription drugs: a randomised controlled trial. Br J Gen Pract. 2006;56(527):437-43.
  -  9.Walker AF et al. Promising hypotensive effect of hawthorn extract: a randomized double-blind pilot study of mild, essential hypertension. Phytother Res. 2002;16(1):48-54.
  -  10.Salehi S et al. Hawthorn (Crataegus monogyna Jacq.) extract exhibits atropine-sensitive activity in a cultured cardiomyocyte assay. J Nat Med. 2009;63(1):1-8.
  -  11.Tauchert M et al. High-dose Crataegus extract WS 1442 in the treatment of NYHA stage II heart failure. Herz. 1999 Oct;24(6):465-74.
  -  12.Hanus M et bal. Double-blind, randomised, placebo-controlled study to evaluate the efficacy and safety of a fixed combination containing two plant extracts (Crataegus oxyacantha and Eschscholtzia californica) and magnesium in mild-to-moderate anxiety disorders. Curr Med Res Opin. 2004 Jan;20(1):63-71.
Eschscholzia Californica (Escolzia o Papavero della California):
  -  1. Baldacci R. Contribution a l'utilisation en medecine de ville d'Eschscholtzia californica. Phytotherapy 1990; 22:31-33.
  -  2. Sarris J et al. Herbal medicine for depression, anxiety and insomnia: A review of psychopharmacology and clinical evidence. Eur Neuropsychopharmacol. 2011;21(12):841-60.
  -  3. Hanus M et bal. Double-blind, randomised, placebo-controlled study to evaluate the efficacy and safety of a fixed combination containing two plant extracts (Crataegus oxyacantha and Eschscholtzia californica) and magnesium in mild-to-moderate anxiety disorders. Curr Med Res Opin. 2004 Jan;20(1):63-71.
  -  4. Kleber E et al. Modulation of key reactions of the catecholamine metabolism by extracts from Eschscholtzia californica and Corydalis cava. Arzneimittelforschung. 1995;45(2):127-31.
  -  5. Rolland A et al. Neurophysiological effects of an extract of Eschscholzia californica Cham. (Papaveraceae). Phytother Res. 2001;15(5):377-81.
Passiflora Incarnata :
  -  1. Sarris J et al. Herbal medicine for depression, anxiety and insomnia: A review of psychopharmacology and clinical evidence. Eur Neuropsychopharmacol. 2011;21(12):841-60.
  -  2. Lolli LF et al. Possible involvement of GABA A-benzodiazepine receptor in the anxiolytic- like effect induced by Passiflora actinia extracts in mice. J Ethnopharmacol. 2007;111(2):308-14.
  -  3. Grundmann O et al. Anxiolytic activity of a phytochemically characterized Passiflora incarnata extract is mediated via the GABAergic system. Planta Med. 2008;74(15):1769-73.
  -  4. Nassiri-Asl M et al. Anticonvulsant effects of aerial parts of Passiflora incarnata extract in mice: involvement of benzodiazepine and opioid receptors. BMC Complement Altern Med. 2007; 7:26.
  -  5. Ngan A, Conduit R. A double-blind, placebo-controlled investigation of the effects of Passiflora incarnata (passionflower) herbal tea on subjective sleep quality. Phytother Res. 2011;25(8):1153-9.
  -  6. Dhawan K et al. Anxiolytic activity of aerial and underground parts of Passiflora incarnata. Fitoterapia. 2001;72(8):922-6.
  -  7. Akhondzadeh S et al. Passionflower in the treatment of generalized anxiety: a pilot double- blind randomized controlled trial with oxazepam. J Clin Pharm Ther. 2001;26(5):363-7.
  -  8. Movafegh A et al. Preoperative oral Passiflora incarnata reduces anxiety in ambulatory surgery patients: a double-blind, placebo-controlled study. Anesth Analg. 2008;106(6):1728-32.
  -  9. Aslanargun P et al. Passiflora incarnata Linneaus as an anxiolytic before spinal anesthesia. J Anesth. 2012;26(1):39-44.
Melatonina:
  -  1. Brzezinski A. Melatonin in humans. N Engl J Med. 1997;336(3):186-95.
  -  2. Zawilska JB et al. Physiology and pharmacology of melatonin in relation to biological rhythms. Pharmacological Reports 2009;61:383-410.
  -  3. Waldhauser F et al. Age-related changes in melatonin levels in humans and its potential consequences for sleep disorders. Exp Gerontol. 1998;33(7-8):759-72.
  -  4. Skene DJ, Swaab DF. Melatonin rhythmicity: effect of age and Alzheimer's disease. Exp Gerontol. 2003;38(1-2):199-206.
  -  5. Magri F et al. Qualitative and quantitative changes of melatonin levels in physiological and pathological aging and in centenarians. J Pineal Res. 2004;36(4):256-61.
  -  6.Garfinkel D et al. Improvement of sleep quality in elderly people by controlled-release melatonin. Lancet. 1995;346(8974):541-4.
  -  7.Jean-Louis G et al. Melatonin effects on sleep, mood, and cognition in elderly with mild cognitive impairment. J Pineal Res. 1998;25(3):177-83.
  -  8. Buscemi N et al. Melatonin for treatment of sleep disorders. Evid Rep Technol Assess (Summ). 2004;(108):1-7.
  -  9. Brzezinski A et al. Effects of exogenous melatonin on sleep: a meta-analysis. Sleep Med Rev. 2005;9(1):41-50.
  -  10.Rondanelli M et al. The effect of melatonin, magnesium, and zinc on primary insomnia in long-term care facility residents in Italy: a double-blind, placebo-controlled clinical trial. J Am Geriatr Soc. 2011;59(1):82-90.
  -  11. Zee PC, Goldstein CA. Treatment of shift work disorder and jet lag. Curr Treat Options Neurol. 2010;12(5):396-411.
  -  12. Paul MA et al. Melatonin treatment for eastward and westward travel preparation. Psychopharmacology (Berl). 2010;208(3):377-86.
  -  13. Morgenthaler TI et al. Practice parameters for the clinical evaluation and treatment of circadian rhythm sleep disorders. An American Academy of Sleep Medicine report. Sleep. 2007 Nov;30(11):1445-59.
  -  14. Reiter RJ et al. Melatonin and its metabolites: new findings regarding their production and their radical scavenging actions. Acta Biochim Pol. 2007;54(1):1-9.
  -  15. Karasek M. Does melatonin play a role in aging processes? J Physiol Pharmacol. 2007;58 Suppl 6:105-13.
  -  16. Szczepanik M. Melatonin and its influence on immune system. J Physiol Pharmacol. 2007;58 Suppl 6:115-24.
  -  17. Poeggeler B et al. Melatonin--a highly potent endogenous radical scavenger and electron donor: new aspects of the oxidation chemistry of this indole accessed in vitro. Ann N Y Acad Sci. 1994 Nov 17;738:419- 20.
  -  18. Allegra M et al. The chemistry of melatonin's interaction with reactive species. J Pineal Res. 2003 Jan;34(1):1-10.
  -  19. Reiter RJ et al. Melatonin as an antioxidant: biochemical mechanisms and pathophysiological implications in humans. Acta Biochim Pol. 2003;50(4):1129-46.
  -  20. Rodriguez C et al. Regulation of antioxidant enzymes: a significant role for melatonin. J Pineal Res. 2004;36(1):1-9.
  -  21. Tomás-Zapico C, Coto-Montes A. A proposed mechanism to explain the stimulatory effect of melatonin on antioxidative enzymes. J Pineal Res. 2005;39(2):99-104.

Categorie