Talvolta un calo d’udito può nascondere un problema meno grave di quanto si pensi, come la presenza di tappi di cerume. Il cerume è un composto grasso di colore giallastro simile al sebo per compattezza. I tappi di questo agglomerato non sono altro che accumuli di grassi, proteine e sali organici che vengono prodotti dalle ghiandole dell’orecchio esterno. Nel caso si tratti invece di un tappo epidermico, è composto da materiale di scarto della cute.

L’orecchio va incontro alla formazione di tappi di cerume ogni sei mesi, anche se non se ne avverte la presenza se non fosse per un calo dell’udito, e nei casi più esasperati per gli acufeni e la sensazione di stordimento.

Cosa favorisce la formazione dei tappi di cerume?

Ci sono alcuni fattori che possono agevolare la formazione di tappi di cerume, tra cui l’ipersecrezione ghiandolare, la penetrazione di polveri, una pulizia smoderata (o per contro scarsa) effettuata con i cotton fioc, il contatto frequente con l’acqua, un ridimensionamento del calibro del condotto uditivo, peluria eccessiva nell’area auricolare.

No ai cotton fioc, si ai rimedi dolci

Per rimuovere un tappo di cerume, bisogna ricorrere all’otorino. Questo potrà usare tecniche come aspirazione o lavaggio con acqua tiepida, ammorbidendo eventualmente il tappo con gocce a base di olio di mandole o glicerina. Per prevenire che si formino tappi di cerume, bisogna evitare l’uso di cotton fioc e coni di cera.

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