Russare rappresenta una fonte di disturbo per chi lo subisce, ma dietro si nascondono potenziali cause che dovrebbero essere indagate. Cosa succede quando si russa? Nei momenti di riposo notturno, le vie respiratorie si restringono e si rilassano in maniera alternata, in modo tale da consentire il normale flusso d’aria. Quando però i tessuti molli di naso e gola subiscono un cedimento, succede che vanno ad interferire con la respirazione: da lì il rumore tipico del russamento.

Perché si russa?

Il russare non andrebbe mai banalizzato visto che potrebbe celare alcune problematiche che solo un medico può attentamente analizzare. Il fenomeno coinvolge palato molle, tonsille, vie nasali, ugola e base della lingua. Queste aree vengono fortemente sollecitate dal passaggio dell’aria, che avviene in maniera poco fluida. La conseguenza è un indebolimento dei vasi sanguigni e dei muscoli della testa.

Alla base del russamento potrebbero esserci tonsille e adenoidi ingrossate o che intralciano il flusso d’aria, uno scarso tono muscolare della lingua e molto altro. I responsabili potrebbero essere ricercati anche nella deviazione del setto nasale, in polpi nasali, nel consumo di alcol e nelle apnee notturne. Una visita dall’otorino è dunque sempre consigliabile, anche per le conseguenze che il russamento genera, tra cui sonnolenza, irritabilità e difficoltà di concentrazione (soprattutto nella persona che è costretta a subirlo!).

Come agire contro il russamento

Il russamento può essere in qualche misura allentato mettendo in pratica alcune buone norme, tra cui:

• Evitare il fumo;

• Non bere alcol prima di andare a letto;

• usare cuscini alti;

• praticare sport con costanza;

• mantenere il peso forma;

• dormire sul fianco.

In mancanza di specifiche patologie che generano il russamento, il medico potrà indicare alcuni medicinali per ridurre il problema. Spray e cerotti nasali possono aiutare a liberare le vie respiratorie e a favorire l’afflusso sanguigno.

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