I bambini dai 4 agli 11 anni spesso vanno incontro ai pidocchi, più specificamente identificati sotto il nome di pediculosi. Il contesto scolastico è il luogo maggiormente deputato alla veicolazione di questi parassiti. I pidocchi vivono sul cuoio capelluto ma possiamo trovarli talvolta anche tra ciglia e sopracciglia. Una delle domande che si ci fa più di frequente è perché attacchino proprio il cuoio capelluto. Perché si tratta di un ambiente buio, umido e caldo: i parassiti dunque vi trovano le condizioni ideali per proliferare. Un pidocchio produce circa 300 uova, lelendini, che hanno una sopravvivenza di circa 30 giorni e resistono ai piccoli e grandi movimenti perché sono fortemente ancorate al capello.

Come si contrae la pediculosi?

I pidocchi non sono in grado di volare quindi il contagio può avvenire esclusivamente tramite contatto con soggetti che già ne sono stati colpiti, Questi parassiti si nutrono di sangue, ma non sono nocivi per chi ne è affetto, rappresentando unicamente un fastidio dato il prurito a cui si accompagnano. I bambini che hanno i capelli grassi sono meno soggetti a pediculosi: il sebo del fusto infatti fa scivolare le lendini che quindi non riescono a restare salde al capello.

Cosa usare per debellare i pidocchi?

I prodotti da usare contro i pidocchi sono lozioni e shampoo appositi che si possono reperire in farmacia. Vanno applicati seguendo le indicazioni dei foglietti illustrativi con molta attenzione. Va ricordato inoltre che non bisogna assolutamente toccare la biancheria da notte di chi ha i pidocchi, lavare con cura le sue cose e non scambiare spazzole o pettini. Se si presentano graffi al cuoio capelluto, potrebbero essere necessari medicinali per un’eventuale infezione.

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