In molti associano la diarrea ad un semplice effetto consequenziale ad un’abbuffata. Nulla di più sbagliato! Il primo responsabile della diarrea è infatti un virus intestinale al quale vanno aggiunte intolleranze alimentari o forte stress. Si tratta nello specifico dell’espulsione violenta e frequente di feci, che si presentano liquide o comunque molto molli. Non è una patologia, ma se si presenta con particolare frequenza, necessita di un’adeguata attenzione.

Diarrea: è sempre accompagnata da crampi e dolori addominali

La diarrea non si caratterizza esclusivamente per l’espulsione violenta di feci molli, ma si accompagna non di rado con crampi addominali e ad una naturale disidratazione, dovuta appunto allo svuotamento anomalo. Se l’intestino produce più acqua ed elettroliti rispetto alla quantità che può trattenerne, il soggetto va incontro a diarrea per effetto dell’aumento delle secrezioni.

Quando si ingeriscono sostanze al quale l’organismo è intollerante, queste stazionano nell’intestino trattenendo acqua e dunque causando un episodio diarroico. Se infine le pareti intestinali sono danneggiate e non riescono ad assorbire e trattenere adeguatamente le sostanze, si può sviluppare la sindrome del colon irritabile che porta in caso di infiammazione del colon a diarrea.

Cosa evitare di mangiare per prevenire la diarrea?

Per arginare una potenziale diarrea, sarebbe preferibile adottare un’alimentazione priva di cibi che tendono ad infiammare l’intestino, come quelli ricchi di grassi, latticini, dolcificanti artificiali e alimenti che causano meteorismo. Saranno utili allo scopo anche fermenti lattici e probiotici che ripristinano l’equilibrio della flora batterica dell’intestino. Il medico, se riterrà opportuno, potrà prescrive antibiotici, spasmolitici e antidiarroici.

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